NO VAT 2009

NO VAT 2009
Autodeterminazione, Laicità,, Antifascismo, Liberazione, Cittadinanza

Manifestazione Nazionale
Roma, 14 febbraio `09
Concentramento in Piazza della Repubblica – ore 14

 

Domenica 25 gennaio, ore 11 – 17
Assemblea nazionale organizzativa
Roma, CSOA Forte Prenestino, via Federico Delpino
 

LA PIATTAFORMA
A ottant´anni dai Patti lateranensi tra Pio XI e Mussolini (11 febbraio
1929), in piena crisi del sistema neoliberista permangono le connivenze
tra stato autoritario e Vaticano, vero cuore del Concordato. Decenni di
sdoganamento istituzionale del fascismo trovano rispondenza nel
revisionismo di Ratzinger su Pio XI e Pio XII, complici del fascismo,
del nazismo e della deportazione ed eliminazione dei `diversi´.
Stipulati per la difesa dei reciproci privilegi, i Patti lateranensi e
la loro versione aggiornata nel Concordato dell´84 sono potenti
strumenti di controllo. In loro nome la religione cattolica e i suoi
simboli continuano ad imperversare, alimentando la logica dello
"scontro di civiltà" e un clima in cui autodeterminazione, laicità,
ateismo e libertà di pensiero sono stigmatizzati e spesso puniti come
atti di terrorismo culturale.
La manifestazione NO VAT – rivendicando autodeterminazione, laicità,
antifascismo, liberazione e cittadinanza – ha l´obiettivo di denunciare
il progetto di egemonia del Vaticano e la sua funzionalità ad un
sistema sessista, fascista e razzista, nonché il suo ruolo nella
gestione delle crisi del sistema neoliberista.
Come in un gioco delle parti, in tempi di crisi economica, (a un
welfare differenziale e ridotto all´osso) alla progressiva distruzione
di uno stato sociale che, almeno sulla carta, offriva garanzie a tutte
e tutti, la chiesa fa eco con "soluzioni" caritatevoli discriminatorie
e familiste
Intanto i tagli all´istruzione e alla sanità pubblica continuano a
garantire un incessante flusso di denaro nelle casse di scuole e
università confessionali, di cliniche e ospedali cattolici.
La distruzione della scuola pubblica denunciata dall´"onda studentesca"
dell´autunno 2008, ha non solo la finalità di indirizzare altrove le
risorse, ma anche quella – ben più grave nei tempi lunghi – di
sottrarre alle nuove generazioni gli strumenti di conoscenza, di
crescita del senso critico e di conseguente lettura dei meccanismi di
potere.
In Italia le associazioni cattoliche ingrassano il portafogli tra
interventi sociali e gestione diretta di alcuni CIE – Centri di
identificazione ed espulsione – e CARA – Centri d´accoglienza dei
richiedenti asilo. Così facendo avallano la gestione securitaria del
fenomeno dell´immigrazione e controllano un esercito di riserva di
lavoratori e lavoratrici provenienti da altri paesi. E intanto si
accaparrano la gestione delle emergenze internazionali per moltiplicare
il business: aids, campi profughi, aiuti umanitari.
Sul piano ideologico, le gerarchie vaticane difendono e rafforzano la
subordinazione patriarcale di un sesso all´altro, facendo guerra al
concetto di gender che decostruisce la "naturalità" dei ruoli tra donne
e uomini e portando questa guerra ideologica nell´ambito della loro
costante intromissione nella politica non solo degli stati ma anche
degli organismi internazionali (ONU, Unione Europea).
Il papato dell´integralista Ratzinger, attraverso il controllo sulla
nascita e sulla morte pretende di gestire e ridisciplinare i corpi e le
forme di vita; gli anatemi vaticani contro ogni istanza di
autodeterminazione vanno di pari passo al moltiplicarsi di ordinanze e
divieti di sindaci-sceriffi. La famigliola da pubblicità televisiva è,
così, imposta da stato e chiesa come modello unico di rispettabilità e
chi non vi corrisponde diventa indecoroso/a quando non addirittura
pericoloso/a.
A ottant´anni dai Patti lateranensi, stato e gerarchie vaticane mirano
a neutralizzare il conflitto sociale stigmatizzando e criminalizzando
tutte le "diversità", costruendo nuove marginalità, nuovi "scarti",
cioè soggettività che devono essere espulse dal senso comune e dalla
categoria di normale, per addossare loro la "colpa" dell´insicurezza.
Sappiamo bene cosa si nasconda dietro queste campagne d´odio: la paura di perdere i privilegi e il potere.
Ma la loro paura non vogliamo pagarla noi!
Alziamo la testa. Diciamo con determinazione che non abbiamo paura di far paura.
Denunciamo le connivenze tra stato e chiesa nella gestione delle
politiche securitarie, razziste, transfobiche, lesbofobe, omofobe e
misogine e torniamo di nuovo in piazza il 14 febbraio 2009, con la
manifestazione NO VAT per
• l´autodeterminazione e la libertà di scelta responsabile in ogni fase della vita;
• l’istruzione pubblica e laica e l’abolizione dell’ora di religione;
• un sistema sanitario pubblico e laico;
• uno stato sociale che risponda alle necessità reali dei diversi soggetti;
• i diritti e la piena cittadinanza di lesbiche, trans, gay e migranti;
• l´eliminazione delle leggi ideologiche dettate dal Vaticano e la
cancellazione della legge 40/2004 sulla procreazione medicalmente
assistita;
• l’abolizione del Concordato e dei privilegi derivanti (esenzione ICI, otto per mille…).
 
Coordinamento Nazionale Facciamo Breccia
http://www.facciamobreccia.org
mailto:info@facciamobreccia.org
 
 per aderire:
mailto:adesioni@facciamobreccia.org
 
per contribuire:
C/C: 6725417 – ABI: 01030 – CAB 02800: – CIN: V
PRESSO MONTE DEI PASCHI DI SIENA AG. FIRENZE SEDE
INTESTATO A: AZIONE GAY E LESBICA Firenze
codice IBAN IT70V0103002800000006725417
causale: manifestazione NO VAT
 

 Fuoricampo Lesbian Group > Officina di Studi, Arte e Politica lesbica.
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tel: 3391408010
 
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