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Liberamente tratto da: Femminismo a Sud
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La destra dei cortei è quella
di Casapound, Blocco Studentesco. Le loro modalità fasciste di fare occupazione
e di essere controcorrente rispetto alla propria area politica – in nome di una
cosiddetta unità
generazionale che richiama al ricordo di Valle Giulia
e che spesso si è esplicitata in forme di squadrismo solidale da "potere
alla giovinezza" – con una adesione alle scelte di mussolini e una
fascinazione verso forme di opposizione che sono proprie di chi fa fascismo di
"utilità sociale". Casa, lavoro, famiglia, eteronormatività
ufficiale e omosessualità okay purchè al chiuso e lontano da altri occhi,
diritto delle donne ad avere più sostegni nel fare figli e opposizione alla
194, dio in chiesa e in casa. Un po’ come quell* di famiglia cristiana però in
modalità molto "contro". Prima dei casapoundini c’erano i
terzoposizionisti e gli antimperialisti che si mischiavano spesso ad ambienti
di sinistra per la presunta vicinanza di contenuti.
È doverosa una riflessione sul
perchè noi antifascisti stiamo qui a crucciarci di questo fenomeno miscelato
invece che imparare a contaminare luoghi al di la’ delle appartenenze e delle
missioni identitarie.
Destra e sinistra esistono nei fatti e bisogna ragionarne in termini di
obiettivi, progetti, prospettive, senza paraventi ideologici e senza
estremizzazioni inutili. Perchè è perdente e alle persone non importa se sei di
destra o di sinistra. Gli interessa di quello che mettono nelle tasche, di cosa
hanno a tavola, di avere un tetto sulla testa e la possibilità di vivere meglio
che possono
Studenti, lavoratori e
chissàchealtro si sono un po’ stufati di essere sfriculiati per ragioni che
neppure capiscono.
La destra ha capito tutto
questo, l’ideologia
fascista da sempre si è alimentata di discorsi rivoluzionari e libertari per
recuperarli e virarli verso l’autoritarismo, e ha deciso di infiltrare/occupare luoghi che sembravano appannaggio della sinistra (mentre
esaspera conflitti fuori). Il movimento studentesco è uno di questi posti
che vogliono certamente portare in zone a loro più familiari. Perchè occuparlo
significa starci dentro, poter avere voce in capitolo, avere potere di influenza
e condizionamento e poter infine dirigere la crescita sociale e collettiva in
direzioni che loro preferiscono.
Non sorprendiamoci se fascisti e ciellini
imprimeranno il loro modo di vedere la società perchè noi, d’altronde, proviamo
ad imprimere il nostro e al di là del fatto che siamo convinti che sia quello
giusto si tratta pur sempre di una delle tante campane e non dell’unica
possibile. Non sorprendiamoci perchè mentre dicevamo a tutt*, con l’indice
inquisitorio puntato contro, che era un errore madornale camminare spalla a
spalla con certa gente, quelli decidevano di optare per le direzioni che li
facevano sentire un po’ più liberi di scegliere. Paradossalmente il nemico può
apparire meno cagacazzo qualche volta, teniamone conto. Ricordiamoci anche che
quando papà ci diceva di non dare confidenza a qualche persona, noi
inevitabilmente e per spirito di contraddizione finivamo persino per
sposarcela.
Perciò, sarebbe il caso forse
di stare a sentire cos’hanno da dire le persone. Di creare una sorta di zona
d’ascolto per quella parte sociale che si è stancata di essere strattonata a
destra e a manca.
Le radicalità intese alla
vecchia maniera non funzionano più. Bisogna ripensare la politica prima che la
politica diventi solo un’ombra di se stessa in mano a personaggi indecisi e
confusi come veltroni. O solo una finta espressione delle ideologie
rispolverate in tempi di magra dai partiti che non vogliono perdere i voti dei
vecchi elettori che mettono una croce sul simbolo in nome di una fedeltà
acritica decennale.
Sono antifascista e mi chiedo
mille volte come possono gli studenti andare in corteo con quelli che passano
il tempo a bruciare i campi rom e a parlare dei corpi femminili come di una
loro esclusiva proprietà. Ma più che giudicarli mi serve capire perchè questa
cosa accade, senza nascondermi dietro un giudizio che mi salva e mi assolve.
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LA GRANDE MAGIA...NON PAGHEREMO NOI LA CRISI!
VENERDI 7 NOVEMBRE ORE 19.00
Loa Acrobax > assemblea pubblica con i lavoratori@ di Alitalia
a seguire
APERITIVO > CENA > DJ SET
Cordate di
banditi all’assalto della diligenza Alitalia, sindacati che
si tappano occhi, naso e orecchie e mettono autografi facili che
neanche una rockstar, lavoratori svenduti al peggior offerente…
La precarietà non è solo un problema Alitalia, riguarda tutto il
paese! Riguarda assistenti di volo e di terra, tecnici, call center,
addetti alle pulizie, al movimento carico/scarico bagagli e tutti gli
altri lavoratori dell’indotto e dei servizi.
Riguarda tutti i giovani e meno giovani a cui ogni giorno è cancellata
la possibilità non solo di costruirsi un futuro, ma anche di
immaginarselo.
Ai pochi manovratori che in questi anni si sono arricchiti alle spalle
dei lavoratori e a quei sindacati che trattano, ritrattano e tritano i
contratti, a Cai, Confindustria&friends che con la logica del "divide
et impera" sperano di azzittirci ed annientarci diciamo:
Attenti Maghi, Illusionisti e Prestigiatori della vita e del futuro
(degli altri), la vostra bacchetta magica non farà sparire i precari
dietro le botole, sipari o doppifondi… Stiamo preparando un antidoto
a tutti i vostri giochetti infernali perchè quando l’illusione si
svela, i Maghi fanno una figuraccia e il pubblico si incazza…
La lotta dei precari Alitalia è appena iniziata, e questa non sarà
un’illusione! Preparatevi perchè City of Gods, la free/FREE press
della cospirazione precaria, sta arrivando con un nuovo numero
speciale per svelare l’immensa operazione di menzogna della trattativa
Alitalia…
Per autofinanziare il progetto e per cospirare insieme:
ex Cinodromo LOA ACROBAX PROJECT – VIA DELLA VASCA NAVALE 6 ROMA
www.mobastaprecari.it
www.alitaliastoriavera.org
www.precaria.org
www.acrobax.org
Blocco Sudentesco nasce due anni fa come esplicito tentativo di infiltrazione nelle scuole da parte di Casa Pound, che in quel periodo era collegata al partito neofascista di Fiamma Tricolore.
é un gruppo che si caratterizza da subito come privo di un programma serio, al di là di quelche punto retorico e simbolico; un gruppo animato sostanzialmente dal desiderio di rivalza nei confronti dell’antifascismo nelle scuole e di quelli che loro chiamano "prof. ex sessantottini".
Le loro uscite pubbliche sono sempre consistite in una serie di volantinaggi provocatori sotto le scuole, durante i queli si presentavano con i "fratelli maggiori" di CasaPound e non perdevano occasione di mandare qualcuno all’ospedale.
Nel primo anno di vita il Blocco si è reso responsabile di una serie di aggressioni, tanto ai singoli, quanto a intere scuole (come nel caso del Tasso) con vere e proprie calate e spedizioni punitive.
In seguito alcuni esponenti di BloccoStudentesco sono stati eletti come rappresentanti della consulta degli studenti, luogo che è divenuto teatro di minacce, intimidazioni e quant’altro ad opera di fascisti decisamente al di là con gli anni.
All’interno delle scuole hanno cercato di portare i loro contenuti di sempre ad una platea diversa, puntando ad ottenere sempre più legittimità, ad esempio portando nelle scuole il comitato "L’ora della verità", che cerca di riscrive la storia di questo paese.
senza dilungarsi sul resoconto di quanto è successo a piazza navona (che appare ormai chiaro), vogliamo solo ribadire che noi, studenti medi e universitari non ci scendiamo in piazza con i fascisti, che la nostra mobilitazione è apartitica ma non apolitica, perchè la politica non è quella che fanno quelli che stanno seduti sulle poltrone.
Denunciamo questi tentativi di infiltrazione da parte di formazioni neofasciste completamente estranee al movimento del mondo della formazione, che stanno cercando di aggregare pischelli ignari (o forse un po’ ignoranti riguardo all’identità di questa gente e della gente che gli finanzia) e di lanciare provocazioni, seguendo un disegno politico più grande di loro che in un certo senso li sta anche un po’ usando.
Anche se il decreto Gelmini è passato la protesta che in questi giorni ha portato all’occupazione di diversi licei romani e di diverse facoltà non si fermerà come non si fermerà mai la lotta contro il fascismo!
PROSSIMO COLLETTIVO
MERCOLEDì 29 ore 18:00 al MANARA OCCUPATO
PER FARE IL PUNTO DELLA SITUAZIONE SU STAZIONE QUATTROVENTI E DECIDERE LE PROSSIME INIZIATIVE NEL QUARTIERE
Oggi 17 Ottobre gli studenti e le studentesse delle scuole di roma
hanno partecipato alla giornata di sciopero generale e generalizzato.
Gli studenti del liceo pasteur (monte mario) e del liceo tacito
(trionfale) hanno trovato l’ingresso del loro istituto sigillato da
catene e silicone nelle serrature, e sui muri la scritta "chiudere le
scuole per scoprire i nostri sogni".
Al liceo Mamiani, che ha terminato oggi la occupazione, gli studenti
e le studentesse hanno occupato dei locali inutilizzati da anni nel
cortile dell’istituto per farne uno spazio aperto di aggregazione e
iniziativa di studenti e giovani precari del territorio.
A piazza Fiume, come deciso nella assemblea cittadina degli studenti
della scorsa settimana, si sono concentrati almeno mille studenti da
tutta la città, che si sono poi mossi in corteo spontaneo fino a Piazza
Esedra, dove si sono uniti al corteo unitario.
In piazza gli studenti e le studentesse dalle scuole sono
ulterioromente cresciuti, ed hanno dato vita a diverse iniziative di
controinformazione – dagli attacchinaggi di manifesti ai volantinaggi –
per raccontare le mobilitazioni di questi giorni.
All’altezza di via merulana, oltre duemila studenti dei licei si
sono uniti agli universitari nel dirigersi fino al Ministero
dell’Istruzione, portando ancora una volta – dopo la grande
mobilitazione autogestita del 3 ottobre, dove cinquemila studenti delle
scuole sono confluiti dopo blocchi e cortei spontanei in viale
trastevere – la protesta fin sotto le stanze del ministro gelmini.
Come riportato in alcuni dei manifesti attacchinati lungo il percorso:QU’UN DEBUT, CONTINUONS LE COMBAT.
Gli studenti e le studentesse continueranno le mobilitazioni
all’interno degli istituti per tornare in piazza, con una giornata di
mobilitazione per gli spazi autogestiti nelle scuole e nelle metropoli,
il 29 Ottobre ed il 7 Novembre per una giornata di mobilitazione contro
la riforma gelmini e le politiche del governo.
Martedì alle ore 15.00 al Liceo Virgilio si terrà una assemblea
cittadina degli studenti, per continuare a decidere tutti assieme come
proseguire le lotte – evitando e contrastando i sempre piu’ numerosi,
ed a volte ridicoli, tentativi di strumentalizzare gli studenti.
studenti e studentesse in mobilitazionedi roma – 17.X.2008