assemblea sugli spazi ad architettura roma3+pranzo+aperitivo djset

FLYER DEF 29 fronte.tif

FLYER DEF 29 retro.tif

SPAZI E RELAZIONI
Il concetto di spazio è inscindibilmente connesso a quello di relazione.
Uno
spazio si caratterizza dalla rete di scambi che chi vive crea.
Ecco perché qualsiasi modello di gestione ha come prerogativa quella di
agire sugli spazi per controllare e regolamentare le relazioni che in essi
si creano.
In questo modo si opera direttamente sull’intero tessuto della società,
costruendo modelli di comportamento e di relazione prestabiliti che sono
strumentali agli organi che esercitano il potere attraverso il dominio
della
collettività.
Lo scopo di questa operazione è quello di indirizzare l’intero spettro
delle
relazioni umane e incanalarle all’interno di categorie che sono
prevedibili
e facilmente gestibili, soffocando la costruzione, libera e spontanea di
situazioni complesse, che siano espressione delle diversità e delle
specificità delle diverse figure sociali che vivono e fanno vivere gli
spazi.
Tutti quei comportamenti che si sottraggano alla logica del controllo
vengono, immediatamente repressi, come vengono represse le dinamiche
di  scambio
esterne a questo meccanismo; estirpate, vengono successivamente sostituite
da quelle consone al potere che ne beneficia ampliandosi e fortificandosi.
Dall’analisi di ciò nasce la necessità di sottrarsi a questo circolo
vizioso
proponendo forme e logiche di comunicazione diverse che combattano la
sterilizzazione dei tessuti sociali.
La riappropriazione diretta dei luoghi e degli spazi, per riempirli di
contenuti altri, è l’azione concreta di lotta contro questa impostazione
autoritaria.
Intendiamo pertanto costruire una giornata in cui analizzare la situazione
attuale guardandola da varie angolazioni. Per quanto detto sopra, crediamo
sia fondamentale, pensare in collettivo all’organizzazione di questa
giornata, riflettendo insieme sui concetti e sulle pratiche future, in cui 
far
nascere relazioni diverse, libere, che non rispondano alla logica del
controllo esterno ma a quella dell’autodeterminazione.
* *
*Lo spazio è di chi lo vive.*
assemble permanente architettura
collettivo black-out
occupanti di induno 

 

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